Una delle più celebri copertine del rock, ricchissima di aneddoti in particolare, su Paul McCartney.

A proposito di Paul, avete notato che è l’unico scalzo dei 4?

Forse era una giornata molto calda e aveva deciso semplicemente di togliersi le scarpe, possibile…ma la mitologia che sta alla base di questa copertina, racconta ben altro.

La leggenda che voleva il bassista, morto in un incidente d’auto e sostituito da un sosia, circolava già da qualche tempo, fin dall’uscita di “Sergent Pepper’s”, ma raggiunge il suo culmine con “Abbey Road”.

Fate attenzione agli altri 3 Beatles, John guida la processione tutto vestito di bianco, come un pastore ufficiante, Ringo lo segue completamente vestito in nero che raffigura un impresario delle pompe funebri, George nella parte del becchino, e Paul, o meglio, il sosia di Paul, è a piedi scalzi e fuori sincrono rispetto alla camminata degli altri con una sigaretta nella mano destra, proprio lui che era notoriamente mancino.

Non siete convinti?
Ok! E che dire del maggiolino parcheggiato a sx della strada?

Date un’occhiata alla targa… “LMV doppia”, potrebbe stare  per “Linda McCartney Wicks”, ovvero “Linda McCartney Piange”.
Mentre “Twenty Ei If”, starebbe a significare che Paul avrebbe 28 anni se non fosse morto in un incidente d’auto, è ovvio.

Una curiosità!
Sapete come si fa a diventare uno degli uomini più famosi del mondo senza che nessuno lo sappia?

Semplice!
Basta essere immortalati per puro caso nella fotografia della copertina di Abbey Road mentre si discute amabilmente con alcuni poliziotti aspettando la moglie in visita al museo.
Paul Cowl, il signore in questione è morto a 92 anni, non prima di aver speso mesi e mesi a convincere amici e parenti di essere proprio lui quello sullo sfondo.
E pensare che non ha mai ricevuto nemmeno 1 centesimo per lo sfruttamento della sua immagine..!

Tornando alla leggenda: il buon Paul, aveva di che toccare ferro.
Anni dopo trova addirittura il modo di scherzarci sopra ritornando sul luogo del misfatto per scattare la foto di copertina di un suo album dal vivo intitolato, con grande humor, “Paul Is Live”.

Ah.. e questa volta, le scarpe ai piedi, le ha tenute ben strette!  
Nel corso degli anni ci sono state decine e decine di tributi, da quella irriverente dei Red Hot Chili Peppers, nudi e con un calzino nascondono dei gioielli di famiglia all’omaggio dei Simpson su una copertina di Rolling Stone, con Burt nei panni di Paul.

Speriamo che non comincino a circolare voci anche sulla sua di scomparsa..!

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